La Radice che porta frutto

Non tutti hanno capito il ruolo fondamentale della preghiera nella vita cristiana.
L’esempio perfetto anche in questo campo è Gesù, qualcuno ha fatto notare che se si analizza profondamente il ministero di Gesù a favore degli uomini, il settanta per cento del Suo servizio è stato dedicato alla preghiera, e solo il rimanente trenta per cento all’insegnamento e alla predicazione in pubblico.
Insomma Gesù ha passato più tempo con il Padre che con gli uomini. La radice del Suo frutto ministeriale era la Preghiera.
Nei Vangeli leggiamo che mentre era ancora buio Egli si recava in un luogo deserto e pregava.
Egli ha pregato tutta la notte prima di chiamare i Suoi discepoli. Ha elevato a Dio richieste con grida e con lacrime, questa verità è ricordata nell’epistola agli Ebrei. Infatti i Suoi discepoli, avendo notato quest’attitudine, non hanno chiesto a Gesù “insegnaci a predicare”, oppure insegnaci a “compiere dei miracoli” o a “profetizzare”, ma hanno chiesto “Signore insegnaci a pregare”. Avevano capito che la Radice che produceva frutto nella vita e nel ministero di Gesù era la Preghiera.
Il diavolo ti attaccherà proprio in quest’area, tenterà di distruggere il tuo rapporto con Dio.
Il nemico sà che se il popolo di Dio non prega, tutto il suo servizio diventa debole e infruttuoso.
Possiamo svolgere qualsiasi altra attività ma se non dedicheremo ampio spazio alla preghiera falliremo.
Ricordiamoci che la Radice che porta frutto è la preghiera, e che non curarla nel giusto modo farà seccare l’albero del nostro servizio.
PM