La Benedizione dell’ubbidienza

Il Signore aveva ordinato una vedova dell’odierno Libano, di dar da mangiare al profeta Elia. Il profeta andò, secondo la parola di Dio, e la trovò alla porta della città, mentre raccoglieva legna secca per cuocere tutto ciò che gli era rimasto, un pugno di farina ed un po’ d’olio, quale ultimo pasto per lei e suo figlio, prima di morire insieme di fame. Perché Dio aveva ordinato ad una povera vedova di sfamare il profeta Elia e non ad un re o ad una famiglia benestante? Perché quando il Signore ci chiede qualcosa è sempre per benedirci e per cambiare la nostra prospettiva di vita. Egli non ci chiede mai qualcosa per privarci del nostro necessario ma, come nel caso di questa vedova, per farci porre interamente su Lui la nostra speranza, per provare la nostra ubbidienza e quindi supplire ad ogni nostro bisogno”… secondo le sue ricchezze in Cristo Gesù” (Filippesi 4:19). Poniamo tutta la nostra fiducia nel Signore e diamo sempre, di ogni cosa, prima a Lui ciò che ci chiede, senza esitare. Così facendo scopriremo che nella nostra vita, per quanto dura sia la carestia intorno a noi, non mancherà mai il pane della Sua Parola e l’olio del Suo Spirito Santo.
“…. così dice il Signore, Dio d’Israele: la farina nel vaso non si esaurirà e l’olio nel vasetto non calerà, fino al giorno che il Signore manderà la pioggia sulla terra” 1 Re 17:24