cellula_cancro_linfoma“Dopo anni e anni di dolori e ricoveri improvvisi, in un periodo che stavo incredibilmente bene, mi dicono alla ennesima visita che devono togliermi la milza perché ė di dimensione tripla rispetto la norma, ed essendo un organo a cui non si può fare biopsia, la splenectomia cioè l’asportazione ė l’unica strada. Ma i mesi passano e rimandi la decisione sul da farsi, forse per paura; poi sul tuo cammino incontri una persona meravigliosa che insieme agli altri “angeli” che hai in terra e che ti sono vicini, ti convincono e affronti questo percorso.

E così, scopri che il cancro non ha solo bussato alla porta della tua vita ma se ne è impadronito livello 4, il massimo “pochi mesi di vita..”

Can-cro: due sillabe, forse un monito più che una condanna, forse una lezione di vita, dura da accettare ma forse chissà, indispensabile per iniziare un cammino nuovo; allora guardi in alto a Dio e ti chiedi che fare e chiedi nello sconforto del momento, perché?

ChemioPoi chiedi perdono e smetti per sempre di chiedere “perché” e affronti la malattia, con fermezza, decidi di non farti abbattere da quello che i medici dicono, stringi i denti quando vedi i capelli a cui tieni cadere, quando lentamente senti entrare quel liquido che cancella i sapori e le forze, e ti fa sperimentare dolori e sensazioni così strane e difficili da spiegare.

Poi improvvisamente senti quella voce dentro che dice che non sei solo e che ne uscirai vincitore. No, non sono solo anche perché oltre a Lui, il mio Dio, vicino a me ho diversi “angeli” ma soprattutto ho una donna straordinaria che affronta giornalmente in silenzio le mie paure e le mie agonie, diventando il mio medico, autista, e infermiere di fiducia. Nel frattempo scopri, che dovrai continuare a lavorare perché i professionisti non hanno diritto a fermarsi, o meglio non hanno tutele economiche e quindi il pane, anche se stai male lo devi guadagnare ,nonostante l’assenza di energia fisica. E guardi sempre in alto fiducioso in quella promessa di non essere solo e che ne uscirai vincitore con Lui. Così continui comunque a sorridere e a trasgredire alcune regole ferree che i medici ti elencano ad ogni controllo, e continui ad abbracciare chi hai sempre abbracciato anche se i tuoi anticorpi sono azzerati e un semplice raffreddore diventa un rischio molto ma molto serio.

Poi una mattina esperimenti anche la paura del “dopo” senti il corpo che non risponde, come svuotato il buio attorno a te….luce-ape

In tutto ciò però, scopri che questa tua sofferenza apre porte meravigliose che prima non scorgevi, e tu diventi aiuto inconsapevole di battaglie di altri.  Quanta vita c’è quando si sente la morte così vicina, puoi dare speranza e amare anche se si ė in mezzo alla più dura battaglia. Perché la vita ė un dono prezioso che Dio ci ha dato, è un donarsi in ogni istante, nonostante tutto.
Strada in montagnaAllora ti ricordi che per gustare la vista da una montagna devi camminare in salita percorrendo sentieri non facili, con sudore e tanta fatica, e anche se ad un certo punto scompare la cima, ma con la certezza che Dio non dimentica le promesse mai…al tempo giusto vedrai di nuovo la cima della montagna e potrai gustare la vista che si apre dalla vetta.

È questo il messaggio di speranza che voglio dare a chi soffre attraverso la mia testimonianza .

C’è di più, molto più di ciò che crediamo, o che ci hanno abituati a credere… impariamo a guardare, ad osservare, a cogliere le sfumature, a vedere oltre, a riflettere, a non lasciare che il nostro cervello, opera d’arte del Creatore, venga annebbiato Grazie a Luie sia reso sterile. Apriamo il cuore e la mente prima che sia tardi ed impariamo a contare i nostri giorni consci del valore del tempo, regalo inestimabile, ma destinato ad esaurirsi. Afferriamo pienamente il senso dei nostri giorni qui e adesso per compiere i suoi piani nel tempo che lui ci dà. Io gli ho dato fiducia indipendentemente dai risultati, prima dei risultati. Lui conosce il meglio per noi e trasforma ciò che ci viene contro per distruggerci, in scalini che ci portano più vicino a Lui, al suo carattere, alla sua potenza.

Grazie Padre! La risposta? In una busta arancione, livello 0 (zero)…..

Tutto questo per cosa ti chiederai? Nel mio caso, semplicemente io dico che è esperienza del Suo amore per me.”

Piero