01 IMG_0933GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO GRATUITAMENTE DATE

 

 

“Guarite gli ammalati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. (Mt 10:8)

IMG_8523Il pastore Lirio Porrello, della chiesa Parola della Grazia di Palermo, ha onorato in compagnia di sua moglie, la past. Santina, di una nuova visita la GH tra il 20 e il 22 febbraio, una tre giorni con tre incontri, da venerdì a domenica – compreso il culto domenicale – aperti a tutti, ed un incontro riservato a pastori e leader il sabato pomeriggio.L’affluenza delle sorelle, dei fratelli, dei diaconi e dei ministri, non solo della GH ma anche di altre chiese torinesi, è stata notevole e può essere quantificata in una media pari a 280 persone ad ogni incontro.Tutti gli appuntamenti sono stati preceduti da lode e adorazione, sempre presente il past. Albino Montisci, e il gruppo di lode della GH. Il past. Franco Drago ha presentato e coordinato i vari incontri.Il titolo, il filo conduttore, di questi tre giorni edificanti e pieni della grazia di Dio, è stato il versetto del Vangelo di Matteo (10:8) che termina con l’affermazione della gratuità dell’impegno di Dio verso i suoi figli, quell’impegno che non è altro che l’amore perfetto e non misurabile da mente umana, del Nostro Padre Celeste.L’importanza del tema è stata sottolineata subito venerdì sera dal past. Lirio citando sempre il Vangelo di Matteo e, precisamente, il versetto 12:28 “Ma se è con l’aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demoni, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio”.La guarigione, quindi, direttamente collegata al principale compito affidato ai cristiani sulla terra: l’avanzamento del regno di Dio!IMG_8511

Lirio ha spiegato che guarire è un imperativo, quindi per noi, figli di Dio, non è una opzione, ma un comando al quale ubbidire. Nella nostra società fortemente secolarizzata e del “politically correct” è richiesto un atto di coraggio, quindi, un atto di fede, cercare palesemente la guarigione attraverso l’intervento divino sollecitato dalla nostra preghiera. Certo, ha spiegato Lirio, “Gesù non ha mai pregato per guarire” perché Dio padre certamente desidera sempre guarire. La nostra preghiera è quella che serve per fortificare la nostra fede e farci trovare il coraggio e le circostanze favorevoli per “imporre le mani”.

Come evidenziato nella lettera ai Romani (8:32), non vi è merito ma si tratta di un dono di Dio, si tratta di credere nella guarigione e non nella malattia. Iniziativa divina e Grazia, da una parte, fede dall’altra.

Dobbiamo imparare a sapere che siamo amati da Dio [I Gv 4:19; I Gv 4:8-10; Gv 3:13].IMG_8561

IMG_0937Lirio ha anche precisato che tutto questo deriva dal Patto con Dio. Il Patto di Abramo, come detto da Gesù sulla croce, “tutto è compiuto”, il Patto esteso ai gentili [Ga 3:17-19; Ef 1:3; Ef 2:14-16; Cl 2: 14; Ga 3:14-18]

Secondo Lirio, “Gesù venne a completare il patto abrahamico, che era valido solo per gli ebrei, e  abbattendo il muro che li separava istituì un nuovo patto di grazia, una Nuova (kainòs) Alleanza, che sarebbe stata valida sia per gli ebrei che per i gentili”

Infatti il testo greco originale non usa neos, ma kainòs che significa nuovo nel senso di rinnovare qualcosa che è già presente.

IMG_8475Il sangue di Cristo ha messo la parola definitiva al sacrificio, non più animali sacrificati e, a rigor di logica, non più necessario il versamento di sangue umano iniziato con la circoncisione di Abramo. Questo discorso è stato sviluppato nei tre giorni, il sabato l’intervento del pastore palermitano è stato introdotto da questa semplice ma incontrovertibile affermazione:

“Dio smetterà di darti quando smetterai di chiedere!”.

Lirio ha anche ricordato che Dio ci ha chiesto essenzialmente di fare due cose: battezzare e celebrare la cena del Signore, la festa della nuova ed eterna alleanza.

IMG_8557Il problema degli uomini è che “ogni volta che pecchi ti viene sottratta vita divina, il cristiano è come tornasse indietro in un gioco dell’oca spirituale e dovesse poi ricominciare”. Infatti esorta I Gv 1:7 “Ma se camminiamo nella luce, com’egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù Cristo, suo figlio, ci purifica da ogni peccato”. Il memoriale della Cena del Signore evidenzia che il sangue è per il nostro perdono e il corpo per la nostra guarigione. Confermato da I Pi 2:24, “egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti”. Come già scriveva Isaia (53:5) “Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti”.

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Lirio, in una accorata rievocazione, anche storica, della straziante e ingiusta sofferenza di Cristo, ha spiegato che l’ipotesi tradizionale sulla flagellazione di Gesù ci parla di 39 frustate, secondo la regola degli ebrei. In realtà a frustare il Messia furono i soldati della guarnigione romana che, con ogni probabilità, frustarono secondo le regole romane che erano molto più dure, sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo, utilizzando un flagrum, un gatto a nove code che provocava tremende e profonde ferite.

 

IMG_8504Si prosegue spiegando il bisogno di salvezza degli uomini, il bisogno di Gesù, citando le descrizioni nei Vangeli della passione di Cristo, del fatto che in Lui tutte le promesse, neo e vetero testamentarie, sono adempiute, realizzate al momento opportuno [Sl 22:11-20; Lu 22:64; Mt 26:67,68; Ef 1:3; Eb 4:16; II Co 1:20; II Co 7:1].

Viene ricordata anche la storia di Giuseppe, il patriarca, esempio di fede che apre i cieli e riceve benedizioni.

La domenica viene posta la domanda: “Come fare le opere di Gesù”.IMG_8497

Viene data la risposta attraverso Gv 14: 12 “In verità, in verità vi dico che crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io mene vado al Padre”.

Senza fede, quindi, è impossibile fare le opere di Gesù.

IMG_8511La vita del cristiano procede attraverso…

  1. FEDE “sei tu che ti fidi di Dio”.
  2. UNZIONE “Dio che si manifesta attraverso te”.
  3. GLORIA “Dio, da solo, fa quello che vuole senza la collaborazione dell’uomo”.IMG_0921

“I miracoli avvengono perché affermiamo l’iniziativa del cielo e ubbidiamo a Dio”. “Dio attiva i miei sensi spirituali” Affermazioni del pastore supportate dalla Parola: Es 17:1; Is 48:21; Eb 5:8,9; Gv 5:19…

Continuando poi con l’esempio di Naaman il Siro (comandante in capo dell’esercito siriano) di II Re 5:9. La sua guarigione è avvenuta non appena, esortato dal suo seguito, ha posto fede nelle parole del profeta Eliseo che si comportava in modo totalmente diverso dalle sue aspettative carnali, ispirate dalla sua prosopopea. Invece Eliseo era ispirato da Dio col quale in estrema semplicità ha collaborato alla guarigione di Naaman.

IMG_8533L’importanza della guarigione, sapendo che Dio vuole guarirci tutti, come faceva Gesù durante la sua predicazione itinerante, buoni, cattivi ecc… Gesù per guarire non ha mai pregato, non doveva chiedere al Padre, la volontà di guarire è sempre presente. Piuttosto la guarigione è una pratica alla quale tutti i cristiani sono chiamati, dal primo all’ultimo, senza distinzione di posizioni, ruoli e ministeri, “chiedetela nel mio nome”, Gv 14:12-14.

Punto fondamentale: la guarigione deve essere chiesta nel nome di Gesù.

Del suo sacrificio, del suo atto d’amore verso tutti gli uomini. Ritornando quindi a Mt 10:8 e poi At 2:22 e Eb 2:4.

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IMG_0921Nelle tre giornate, veramente memorabili ed edificanti, che sono conferenze inserite all’interno di riunioni di culto reso al Signore. È stato visto il soprannaturale, è stata vista l’opera potente di Dio, la sua presenza e scesa nel corso dell’assemblea dei suoi figli. La conseguenza non poteva che essere gloriosa: si sono viste persone che hanno accettato Gesù, si sono visti miracoli fisici e spirituali, fratelli e sorelle consacrare la loro vita nuovamente a Dio…

Santina ha testimoniato della sua miracolosa guarigione dopo decenni di preghiere. Un “caso di scuola” che insegna ai fratelli ed alle sorelle come chiedere a Dio la guarigione. Un’altra occasione nella vita del past. Lirio per testimoniare ed edificare nella Chiesa.

IMG_0939Tre giorni indimenticabiili: grazie past. Lirio!IMG_8537

Amen!

dr. Alessandro Bruno