Piove sempre sul bagnato – Renzo Zorzi

25 Settembre ore 10:00

Foto Renzi

“E Dio è potente da far abbondare su di voi ogni grazia, affinché, avendo sempre in ogni cosa tutto quel che vi è necessario, abbondiate in ogni opera buona;” (2 Corinzi 9:8)

Renzo Zorzi


Sono nato a Bolzano il 20 luglio del 1960 e sono spostato e padre di tre meravigliosi figli.

Ho avuto un’infanzia molto travagliata per vari motivi il primo dei quali fu quello di non aver mai conosciuto mio padre. Mi abbandonò, prima ancora che io nascessi, tra le braccia di una mamma appena 17enne, ma in realtà fu mia nonna a prendersi cura di me durante i primi anni della mia vita.

Le situazioni difficili che dovetti affrontare n dall’infanzia mi costrinsero a crescere prima del tempo, bruciando le tappe più importanti nella normale vita di un bambino con una conseguente e profonda angoscia che caratterizzò quelli che dovevano essere gli anni più belli della mia esistenza provocando una ferita che, pensavo, nessuno potesse mai guarire.

Dopo anni di collegio, raggiunta la maggiore età, riuscii a trovare lavoro e questo fu l’inizio della mia realizzazione personale. L’incontro con Marilena poi, mia moglie, colmò tante mancanze ma non guarì completamente quella ferita.

Negli anni ‘80 scoprì di avere talento e passione per la musica e ciò mi diede modo di vivere momenti bellissimi, i più belli mai vissuti no a quel momento. Riuscii ad entrare, con un gruppo di turnisti, nel mondo della musica di un certo livello e a girare l’Italia intera esibendomi varie volte in pubblico. Fu proprio in quel periodo che incontrai un ragazzo con il quale strinsi amicizia e al quale ebbi modo di raccontare la mia vita. Quando arrivai al punto di raccontargli che non avevo mai conosciuto mio padre, mi rispose “lo conosco io”. Mi parlò di Gesù come non avevo mai sentito parlare prima. Mi disse che Dio voleva essere mio padre, mia madre e che poteva colmare quel vuoto che sentivo da sempre. Iniziai a leggere la Bibbia con molto interesse e leggendo uno dei Vangeli rimasi colpito da questa meravigliosa persona: Gesù. Lui aveva a cuore ogni essere umano, si mostrava sempre disponibile verso tutti e soprattutto amava tutti e quindi anche me. Una sera, piangendo davanti a Dio, pregai invocando il suo perdono per i miei peccati e lo invitai ad entrare nel mio cuore. Da allora la sua pace e la sua presenza non mi hanno mai abbandonato. Avevo realmente ritrovato mio Padre!

Nel 1990, la scoperta di un inizio di paralisi agli arti inferiori non riuscì ad incrinare la nostra relazione anche se dovetti affrontare momenti per niente rosei. Non esistendo medicine per poterla curare mi fu consigliato di iniziare a fare nuoto, se non altro per poter rallentare il processo degenerativo ormai in atto. Gli allenamenti e i costanti progressi risvegliarono in me il desiderio di partecipare a delle gare così nel 2002 e nel 2003 riuscii ad ottenere il titolo di vicecampione italiano paralimpico. Nel 2006 riuscii a confermare i tempi e a prendere parte ad una prova di 3 km in mare aperto nei campionati del mondo master tra persone normodotate. Riuscii a completare il percorso in 58 minuti.

RealistiNon mi sarei mai aspettato di vedere realizzate le tante promesse che avevo appreso leggendo la Parola di Dio e una in particolare e cioè quella scritta in Rom. 8:28

“… tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio”.

L’esperienza agonistica terminò, ma quel periodo Dio lo usò per far- mi conoscere le situazioni dif cili e la sofferenza che tante persone sta- vano affrontando, come me. Sentii nel cuore il desiderio di donarmi al mio prossimo come aveva fatto Gesù con me.

Tornai a studiare e nonostante le mie difficoltà riuscii ad ottenere il brevetto di insegnante di nuoto.

Nel 2006 aprii una piccola scuola di nuoto dedicata ai bimbi disabili. Iniziai con circa 5/6 bambini e oggi, tra genitori, persone con varie disabilità e volontari siamo in 150 ad essere coinvolti in questo progetto.

Il Signore non smette di meravigliarmi e così, da non molto tempo, Egli si sta servendo di me anche in un’altra maniera che non avrei potuto neanche solo immaginare no a solo pochi mesi fa. Sono tornato ad una delle mie più grandi passioni: la musica.

Dopo la malattia, il mondo della musica secolare mi chiuse la porta in faccia così dovetti mollare tutto. Dio però aveva altri progetti e oggi, insieme ad un gruppo di musicisti con i quali condivido la fede, l’amore per il nostro Signore Gesù e la diffusione del Vangelo, Dio mi sta rendendo ciò che la malattia mi aveva portato via e lo sta facendo alla Sua Gloria. Insieme a questi miei fratelli sto portando in giro il racconto della mia vita e del mio stra- ordinario incontro con Gesù in modo che altre anime possano conoscerLo, ravvedersi dai propri peccati ed accetterLo come personale Salvatore. Il racconto si sviluppa attraverso un iter musicale composto da brani noti della musica leggera italiana degli anni ‘60/’70 ai quali collego episodi e momenti della mia vita no ad arrivare al momento “clou” quello cioè della mia conversione.

È quello il momento in cui il mio cuore si spande davanti al Signore elevando a Lui quei meravigliosi canti di lode e ringraziamento che anni fa lo Spirito Santo ha voluto ispirarmi per onorare il Padre Celeste.

Con l’aiuto del Signore, e delle mie stampelle, salgo sul palcoscenico non più da turnista, ma da araldo del Signore per far da Suo portavoce nell’annuncio del Suo grande amore; quello stesso messaggio che arrivò a me nel momento in cui avevo maggior bisogno e che ha curato quella profonda ferita di cui, ormai, non c’è più traccia.

Vi aspetto il 25 Settembre ore 10:00 alla Gospel HouseRenzo GH